martedì 2 agosto 2016

...Intanto è arrivato Giorgio

La domanda dallo sfondo sadico che ti fanno quando ti è appena nato un figlio è: dorme?
La risposta giusta è (sempre e comunque) 'no' pena lo scatenarsi delle ire di Morfeo...
Ieri mi ero dimenticato questa regola base e
alla fatidica domanda ho risposto: 'beh abbastanza ovviamente si sveglia ogni 3/4 ore però va bene'.
Alle 23.30 diamo la poppata prenotturna... Giorgio smette di piangere. Decidiamo di andare a dormire. 5 minuti dopo si dimena. Sicuri che sia solo un po' di aria lo ninniamo... si raddormenta... lo rimettiamo in culla e 5 minuti dopo la stessa scena... questo andrà avanti fino alle 6.10 del mattino. Alle 3.30 Sara 2 anni e mezzo si sveglia e viene in camera :
'ci alziamo?'...
'no Sara è notte'...
'ma Giorgio è sveglio'
"Appunto è ora di dormire"
"Se lui è sveglio anche io sto con voi" e si infila nel lettone. Intanto Giorgio piange insistentemente. Maria 8 anni dalla sua camera (un metro dalla nostra): "vorrei dormire"
Noi: 'pure noi'
Sara: 'perché? '
Zombiemamma riaccompagna Sara nel suo letto. Giorgio si addormenta per 30 minuti tra le mie braccia solo che sono seduto sul letto con la testa sulla testiera in legno. Stessa scena con Zombiemamma i 30 minuti successivi.
All'alba tutto tace.
Un'ora di sonno e ci alziamo. Apro la porta e Sara e Maria già sveglie e in piena attività ci accolgono con i grembiuli da cucina: "giochiamo?!!!!"
Giorgio ora che scrivo (9.13) ancora dorme.
Grazie Morfeo e comunque: 'NO' Giorgio NON dorme!

Uomini contro il terrore

Il sedicente Stato Islamico vuole convincere una parte del mondo (ed alcuni già lo pensano) che tutti i mussulmani sono sanguinari, che vogliono sterminare i cristiani e ingaggiare una guerra contro l’Occidente. 
Eppure in Iraq, Afghanistan, Siria, Turchia, Somalia, Nigeria, Libia… OGNI GIORNO muoiono decine di musulmani uccisi dalla furia omicida dei terroristi, insieme a tante altre minoranze, tra cui i cristiani. Un conflitto secolare tra Sciiti e Sunniti e una galassia di altre realtà. 
Gli ultimi attentati di Nizza sconvolgono e toccano ancora l’Europa, così come l’uccisione di  padre Jacques Hamel che a 85 anni è stato sgozzato da due jihadisti dell'Is nella chiesa di Saint Etienne du Rouvray, ma il rischio, o meglio quello che vogliono i sostenitori del conflitto è generare una rete di odio cieco. La Comunità internazionale è chiamata ad un compito alto, a dare risposte che non siano solo plotoni e bombe, altrimenti “questa guerra mondiale a pezzi” potrà solo alimentarsi.